La pianificazione e la strategia nel business e nello sport.
L'arte della guerra (Sūnzǐ Bīngfǎ, 孫子兵法) è un trattato di strategia militare attribuito, a seguito di una tradizione orale lunga almeno due secoli, al generale Sunzi (in cinese: 孫子; pinyin: Sūnzǐ; Wade-Giles: Sun Tzu), vissuto in Cina probabilmente fra il VI e il V secolo a.C.
Prendo spunto dalle parole di questo trattato per evidenziare due argomenti a me molto cari: pianificazione e strategia.
Si tratta probabilmente del più antico testo di arte militare esistente (VI secolo a.C. circa). Sono tredici capitoli, ognuno dedicato ad un aspetto della guerra. Ebbe una grande influenza anche nella strategia militare europea. È un compendio i cui consigli si possono applicare, al pari di altre opere della cultura sino-giapponese, a molti aspetti della vita, oltre che alla strategia militare. Ad esempio all'economia e alla conduzione degli affari.
Il libro è tuttora usato per la conduzione e strategia di molte aziende di tutto il mondo. Infatti ciò che tratta non è solo la guerra in sé ma anche gli aspetti collaterali, che lo avvicinano molto alla ricerca operativa, branca della matematica sviluppatasi nel dopoguerra per risolvere problemi decisionali in guerra e poi spostata all'uso civile. (Wikipedia)
Nella conduzione di un'azienda o di una squadra sportiva si possono seguire diverse strategie oppure nessuna. E' prassi diffusa affidarsi al destino senza nessuna pianificazione in termini economici e di risultati.
Pianificare i propri obiettivi deve essere il primo passo da fare, per chi impiega il proprio tempo e i propri soldi in un progetto, come già abbiamo visto in precedenza, un obiettivo è la guida che ci indirizza sulla strada da seguire e che ci motiva nel momento in cui le cose non vanno come abbiamo stabilito.
Nel mondo degli affari e in quello sportivo sono sempre più presenti persone che esaminano in maniera scientifica l'analisi dei dati al fine di effettuare previsioni e trovare soluzioni a problemi che ancora non si sono verificati e che per questo motivo non si verificheranno mai.
L’approccio di un Data Scientist all’analisi dei dati dipende non solo dal settore, ma anche dalle esigenze specifiche di un'azienda o di un allenatore.
Affinché un Data Scientist possa trovare un significato in dati strutturati o non strutturati, i responsabili aziendali, i dipartimenti e i manager, i giocatori e gli allenatori devono comunicare ciò che cercano.
Lo studio e l'aggiornamento sull'evoluzione del proprio settore è fondamentale per essere competitivi o continuare ad esserlo, vedo purtroppo che molti lavorano e portano avanti, nel migliore dei casi, strategie e metodi che erano funzionali decine di anni fa.
Nel mondo del lavoro, così come nel mondo dello sport, cambiano in maniera sempre più veloce le tecnologie ed i materiali, conseguentemente per raggiungere risultati è necessario adeguarsi oppure è molto alta la probabilità di non essere più competitivi.
Molte aziende nella pianificazione non dedicano il giusto tempo e spazio alla formazione delle proprie risorse, perdendo così il know how che le contraddistingue e nello stesso modo molti presidenti, allenatori e giocatori non pianificano le proprie strategie di allenamento e di problem solving perdendo il proprio livello competitivo.
Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento. (Darwin)
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