leadership

Leadership

In questo momento storico si sente parlare molto di leadership soprattutto a livello politico.
Non voglio entrare nel merito specifico dell'ambito politico ma voglio affrontare l'argomento in maniera generale.
 
La prima domanda che voglio farti è: "Che azioni deve compiere una persona per essere riconosciuta da te come un leader da seguire?"
 
ATTENZIONE ricordati che c'è una grossa differenza tra un capo ed un leader.
 
Chi esercita la leadership è consapevole di avere un'opportunità e una responsabilità di aiutare gli altri ad avere successo.
 
Uno dei compiti di un leader è quello di coinvolgere il team attorno ad uno scopo comune e deve essere qualcosa di più grande del semplice compito da svolgere o quello di fare soldi.
 
Una delle cosa più importante che un leader può fare è chiarire l'impatto che il team ha sugli altri, quindi indirizzare le persone a fare la differenza.
Un leader presta particolare attenzione alle emozioni dei membri del suo team per cui è importante che sia consapevole della scia emotiva sta lasciando dopo un incontro o un dopo grande annuncio.
 
La domanda da porsi è: "Come si sentono le persone dopo?
 
Un leader ascolta e non interrompe, l'ascolto crea empatia.
 
Entrare in empatia con le persone non significa necessariamente essere d'accordo con quello che dicono le persone.
Nella leadeship le relazioni individuali con i membri del team sono fondamentali.
 
Il momento più cruciale in cui si formano queste relazioni sono le conversazioni one to one, in questo tipo di conversazioni:
OTTIENI CIO' CHE DAI, quindi è importante usare questi momenti come un momento di connessione è questo il modo in cui si costruisce una squadra forte.
Un leader deve fornire alle persone uno scopo, deve fornire loro una forte ragione motivazionale sul perché stanno facendo quello che stanno facendo o dovranno fare.
E' necessario dire alla gente qual è la situazione effettiva.
 
A volte il realismo può essere quella spinta in più, che motiva le persone, a vincere la sfida di apportare i cambiamenti necessari per il successo finale.
Un leader AGISCE COME FILTRO, NON COME UN IMBUTO.
Ciò significa che è fa molta attenzione riguardo alle informazioni che vanno alla sua squadra, semplicemente non prende tutto dall'alto e lo scarica su di loro.
Questo perchè vuole trasmettere una visione specifica e far passare solo le informazioni più importanti, tralasciando eventuali informazioni che possano crearre solo
"rumore".
 
Un leader comunica feedback positivi e negativi.
 
Quando da un feedback positivo ha l'opportunità di identificare un comportamento davvero specifico che vorrebbe che si ripetesse, quindi è utile per la persona che sta elogiando e per il resto della squadra.
Quando si comunica un feedback positivo, in realtà si fanno un paio di cose, si dice alla squadra che questo è ciò che vogliamo che si ripeta, e si dice alle persone che sono apprezzate e importanti.
 
Dare un feedback NEGATIVO può essere una vera sfida, per non parlare del riceverlo, ma quando lo fai in modo efficace, può avere un impatto positivo duraturo.
 

 

Prima regola di un feedback negativo, darlo in anticipo ovvero prima che un errore diventi uno schema di comportamento.

 

Quindi gli errori una tantum, soprattutto se la persona se ne accorge, in genere non richiedono un incontro formale, ma quei comportamenti ripetuti sì.

 

 
Una delle cose davvero importanti, quando viene dato un feedback, è quella di rimanere sui fatti e non andare sulle intenzioni.
 

 

L'ultima cosa che un leader vuole è quella si risultare pignolo e negativo. Ma se si vuole che la squadra cresca, a volte è necessario essere in grado di dare loro un feedback negativo così le persone valide hanno l'opportunità di migliorare.

 

E se scopri che dopo quella conversazione, il comportamento non viene ancora modificato, allora è il momento di avere una seconda conversazione di feedback negativo.

 

 
Nella seconda conversazione, il leader deve dipingere un quadro chiaro di come i comportamenti sbagliati e gli errori che ne conseguono del singolo influiscano sul team e sull'organizzazione.

 

 

Guidare una squadra in difficoltà

 

Tutte le squadre prima o poi hanno problemi, che si tratti di un obiettivo mancato, del lancio di un prodotto fallito, di un concorrente che toglie quote di mercato o dinamiche interne.

 

Qualcosa alla fine farà tremare la barca.

 

È davvero facile drammatizzare le cose ed essere fatalisti e se inizia ad andare male, subito, le persone potrebbero perdersi.

 

 
Il modo in cui un leader gestisce queste situazioni ha un'importanza smisurata rispetto al lavoro quotidiano. Quando una squadra è nei guai, ci sono un paio di cose che un leader può fare per ridurre al minimo le ricadute:

 

1) Descrivere più accuratamente la realtà senza dare la colpa a qualcuno
2) Affrontare i sentimenti discordanti, specialmente durante una crisi
 

 

Essere in sintonia con le emozioni della squadra e affrontarle in modo proattivo aiuta a prevenire un’esplosione o un disimpegno lungo la strada.
 

 

Come leader, devi indossare la tua maschera di ossigeno prima di poter aiutare gli altri.

 

 


Non ci sono commenti per questo articolo


Commenta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *