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La comunicazione in famiglia: in nome del padre, della madre e dei figli…

Tutti abbiamo vissuto almeno uno dei ruoli disponibili nel rapporto genitori-figli, alcuni hanno sperimentato entrambi i ruoli.

Sappiamo benissimo che una delle difficoltà maggiori è rappresentata dalla mancanza di comunicazione o meglio da una comunicazione poco efficace.

L'educazione dei figli, diversamente da quanto accadeva prima, è affidata sempre di più a soggetti esterni rispetto alla famiglia.

Nel tempo che si passa con i figli si cerca di trasmettere quei valori in cui si crede e dare le regole che si ritiene essere corrette.

La domanda è: "Quanto funziona il tuo metodo di comunicazione?"

…e lo so…ti capisco…è difficile…il tempo è poco, poi lo stress…mille cose da fare…

Ok,ok, mi hai convinto, ti scrivo qualche suggerimento che ti aiuterà…

Prima di tutto quando devi comunicare qualcosa di importante a tuo figlio è utile chiamarlo per nome e guardarlo negli occhi, in maniera tale che lui percepisca chiaramente che il messaggio è diretto a lui e la sua attenzione sia massima, inoltre guardandolo negli occhi possiamo monitorare il suo livello di ascolto.

Per aumentare l'efficacia del messaggio ti suggerisco di creare anche un contatto fisico, ad esempio potresti toccargli una spalla oppure prendergli la mano, questo permette di attivare più canali di comunicazione contemporaneamente così da inviare in maniera più efficicace il contenuto.

Le parole che vengono utilizzate sono di fondamentale importanza, ce ne sono alcune che dovrebbero essere vietate dalla Costituzione ed altre invece che hanno un effetto miracoloso e questo concetto lo sapete bene perchè anche in altri articoli è stato già espresso.

Se vuoi che tuo figlio rispetti il tuo ruolo da genitore, tu rispetta il suo ruolo da figlio, incoraggialo nell'affrontare le scelte, a non rimandare e non lo denigrare nel momento del fallimento, fanno più male le parole di tanti gesti.

Quando ti comunica che non è in grado di fare una cosa oppure ha delle difficoltà nello svolgere determinati compiti, tu sottolinea che la difficoltà è solo temporanea, PER ORA è così, e che appena avrà tutti gli strumenti adatti tutto si sistemerà.

Affronta gli argomenti insieme a lui esprimendoli SEMPRE in maniera costruttiva, spiega cosa deve fare invece di dire cosa non deve fare. Nello spiegare gli errori utilizza metafore, rimangono più impresse delle semplici parole di rimprovero.

Vuoi convincere i tuoi figli a fare qualcosa che non vogliono?

Utilizza la tecnica dei truismi, funziona così:

Poni 3-4 domande dove sai che la risposta è SICURAMENTE si e poi dai un comando, vedrai che la risposta sarà un ennesimo SI.

Ti faccio un esempio:

Lo sai che il 25 dicembre è Natale? SI

Sai che a Natale si fanno i regali? SI

Tu vuoi un bel regalo a Natale? SI

Ora finisci la minestra!

Chiudo ricordandoti una cosa che già sai…

…i figli imparano dall'esempio che hanno davanti a loro quotidianamente che dalle parole che dici.

Non puoi dire a tuo figlio che il fumo fa male mentre stai fumando in macchina con lui accanto…non sei credibile!

 

 


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