
Il momento può fare la differenza
Gli sportivi sanno benissimo che spesso una partita si vince o si perde prima di entrare in campo.
Le rappresentazioni mentali che ci creiamo o che qualche fattore esterno ci induce a creare, possono condizionare il nostro livello di performance anche in maniera importante.
Questo è uno dei motivi per cui sportivi anche di alto livello da un momento in poi dimenticano le loro capacità tecniche o emozionali.
Un gesto tecnico fatto da sempre in maniera naturale, può diventare la cosa più difficile del mondo anche per un campione.
Nel momento in cui cervello di un atleta sostituisce le sensazioni o le immagini che hanno sempre accompagnato le sue perfomance con altre sensazioni o immagini non altrettanto utili, sicuramente ci sarà un rendimento inferiore e per lui sarà difficile tornare ai livelli precedenti fino a quando non ristabilirà la situazione precedente.
Proprio questo punto, quello di tornare alla situazione precedente, è un ostacolo notevole per molti atleti.
Per rendersi conto di questo basta pensare a quante volte hai visto calciatori tornare dopo un infortunio grave e non avere più il rendimento pre-infortunio oppure un motociclista non azzardare più certi soprpassi dopo un infprtunio a causa di una caduta.
Nel momento in cui cambia il nostro modo di vedere certe situazioni, cambia anche il modo in cui facciamo le nostre azioni.
Questo è uno dei motivi per cui gli atleti di alto livello si fanno seguire da un mental coach.
Il compito del mental coach è quello di far si che i pensieri, le associazioni mentali, le rappresentazioni, il dialogo interno e tutti gli altri elementi che possono influenzare le prestazioni dell' atleta siano utili e potenzianti per il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Pensate solo allo stress e quanto questo fattore possa modificare le sensazioni che si possono provare durante una performance sportiva, sensazioni che in allenamento sono molto più leggere e che permettono di eseguire con scioltezza gli aspetti tecnici.
Molti atleti danno il meglio di loro proprio sotto tensione, alcuni si esaltano nel sentirsi al centro dell'attenzione, vivono di quel momento in cui gli altri invece si sentono morire.
Questa è la differenza tra un campione e un ottimo giocatore.
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